𝐴𝑙𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑑𝑟𝑎 𝐶𝑟𝑖𝑠𝑝𝑖𝑛𝑜 – 𝑃𝑠𝑖𝑐𝑜𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑒𝑢𝑡𝑎
L’ultimo periodo dell’anno scolastico è insieme un momento di fatica e di fermento.
Tra gite e prove di esame, tra preparativi di feste e ultime verifiche, il clima emotivo a scuola in questi giorni oscilla tra ansia da prestazione individuale, voglia di vacanza e senso di esaurimento di forze.
La fine dell’anno scolastico, ancor più se coincide con la fine di un ciclo, è un momento di separazione e i saluti costituiscono una condizione preziosa di accompagnamento alla crescita dentro la relazione educativa. Occuparsi dei saluti è difficile perché implica ascoltare e mettere mano allo spaesamento, all’ansia e al senso di perdita. Studenti e insegnanti possono fuggire in avanti immergendosi con la testa in pensieri sulle vacanze imminenti o sulle novità dell’anno scolastico che inizierà a settembre. Oppure ci si può trovare davanti ad atteggiamenti di squalifica, perché è più facile lasciare “le prof. che mi stanno antipatiche”, e lasciare “gli alunni che non li sopporto proprio più”. O ancora, spesso si trovano studenti immersi con la testa nei libri anche durante l’intervallo e insegnanti spasmodicamente prese dalla correzione degli ultimi compiti, o dalla preparazione degli ultimi consigli di classe. L’ansia da ultime prove e da conclusione dei lavori catalizza fortemente le turbolenze affettive legate alla separazione e le nasconde.
I saluti sono faticosi, richiedono un tempo e uno spazio mentale ulteriore rispetto al tanto lavoro e alle oscillazioni inevitabilmente in atto, ma sono proprio i saluti che costituiscono uno spazio di riconoscimento della separazione . Quando ci si saluta ci si incontra e ci si riconosce: i docenti possono ripercorrere le fatiche e le soddisfazioni di un anno passato insieme e riconoscere l’impegno degli alunni, e gli studenti possono prendere voce ed esprimere anche la gratitudine per i loro insegnanti. I saluti consentono ai sentimenti di spaesamento, perdita e ansia, di dar vita ai ricordi, alla nostalgia, alla gratitudine, all’ansia produttiva e ai pensieri sui nuovi orizzonti.